Skip to main content

TRACCE, la Strategia di sviluppo locale 2023-2027

  1. Home
  2. |
  3. Sviluppo rurale
  4. |
  5. Strategia di sviluppo locale 2023-2027
GAL Alto Bellunese

L'obiettivo che la Politica Agricola Comune europea ha stabilito per la programmazione LEADER 2023-2027 è di migliorare la vivibilità del territorio, anche per contrastare fenomeni di spopolamento e favorire nuova occupazione attraverso la creazione e sviluppo di impresa.

Il budget stanziato per stimolare lo sviluppo delle aree rurali venete è di circa 50,5 milioni di euro, grazie al cofinanziamento del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). 

Per accedere a parte di queste risorse, il GAL Alto Bellunese nell’estate 2023 ha candidato una propria Strategia di sviluppo locale, concretizzata poi in un Programma di sviluppo locale (PSL), frutto di confronto e condivisione con i portatori di interessi del territorio.

Il Programma di Sviluppo Locale TRACCE

Il Programma di sviluppo locale elaborato dal GAL Alto Bellunese, approvato dall’Autorità di Gestione a dicembre 2023, si chiama TRACCE, acronimo del titolo Territori Resilienti e Accoglienti per Comunità CoesE. Per la realizzazione del PSL TRACCE sono stati stanziati poco più di 6,4 milioni di euro.

La traccia è il segno di un passaggio, di una direzione, il primo stadio di un sentiero, l’inizio di un cammino. E questo vuole fare la Strategia di sviluppo locale per l’Alto Bellunese: segnare una via, cominciando a tracciarla. L’obiettivo ultimo, da raggiungere assieme, è rendere il territorio dell’Alto Bellunese più attrattivo all’esterno e più vivibile per i suoi abitanti. 

Le azioni previste dal PSL sono state scelte e ideate assieme agli operatori locali – sia di area pubblica che privati – durante un percorso partecipativo di alcuni mesi, e a partire da un’analisi collettiva dei bisogni, dei punti di forza e di debolezza del territorio.

Nell’Alto Bellunese è in corso ormai da tempo un fenomeno di marcato spopolamento (dal 2015 al 2021, -5.6%); l’offerta dei servizi di base (sociosanitari, assistenziali, di assistenza all’infanzia e legati al ciclo di istruzione obbligatorio) è limitata, così come è limitata l’accessibilità agli stessi (complice la carente copertura di trasporti pubblici e la complessità del territorio); mancano spazi di aggregazione e socializzazione – e questo acuisce il progressivo indebolirsi dei legami comunitari; il territorio risulta poco attrattivo verso persone con elevata qualificazione (necessarie per garantire parte dei servizi di base), anche perché c’è una preoccupante carenza di servizi di residenzialità; i servizi di prossimità erogati da attività commerciali e artigianali sono in calo, anche perché l’occupazione è in larga misura monopolizzata dai settori manifatturiero e turistico; infine, il territorio è caratterizzato da un ambiente naturale con elevate fragilità, che necessiterebbe di maggiori investimenti anche in termini di presidio umano, e in particolare agricolo.

Gli obiettivi individuati dalla Strategia di sviluppo locale sono sei:

  • Migliorare e incrementare le infrastrutture e i servizi alla popolazione, anche per stimolare processi di socializzazione;
  •  Favorire la creazione di reti e la cooperazione tra gli attori locali;
  • Accrescere l’attrattività del territorio verso nuove famiglie, risorse umane qualificate e nuove imprese;
  • Creare e sostenere l’occupazione e l’inclusione sociale;
  • Sviluppare le attività imprenditoriali extra agricole, incentivando processi di innovazione e diversificazione dell’economia locale;
  • Sostenere l’attività delle aziende agricole del territorio.

Come realizzarli? Gli obiettivi sono tradotti nel Programma di sviluppo locale in 11 Azioni concrete, con specifici beneficiari, criteri di selezione e possibilità di investimento. Per ciascuna di queste Azioni sono stanziati una parte dei 6,4 milioni di euro destinati all’Alto Bellunese per il periodo di programmazione LEADER 2023-2027. Gli investimenti vengono effettuati nel corso del quinquennio, attraverso l’emissione di bandi puntuali, aperti di volta in volta a privati, imprese, enti pubblici, fondazioni o associazioni non a scopo di lucro.

TRACCE, il percorso di elaborazione

L’approccio LEADER prevede, a monte della definizione della Strategia di sviluppo locale, la realizzazione di un’analisi che rilevi punti di forza e debolezza del territorio di riferimento. L’obiettivo della rilevazione è individuare i fabbisogni dell’area insieme a chi il territorio effettivamente lo abita, per poi pianificare le azioni di sviluppo tenendo conto delle reali necessità e del vantaggio competitivo locale.

Tra gennaio e agosto 2023 sono stati perciò realizzati unindagine campionaria tra la popolazione residente (1050 tra interviste telefoniche e questionari online) sulle necessità di servizi per il miglioramento della vivibilità nell’area dell’Alto Bellunese, una raccolta di idee progetto e una raccolta di manifestazioni di interesse per progetti di comunità e di cooperazione, un ciclo di incontri territoriali tra Agordino, Longaronese-Zoldo e Cadore per condividere e discutere con il pubblico le prime evidenze emerse dall’analisi territoriale e della rilevazione campionaria. 

Le criticità e i punti di forza rilevati dalle persone intervistate sono in linea con le esigenze territoriali emerse durante gli incontri pubblici e di partenariato, e sono confluiti nella definizione delle priorità su cui puntare, attraverso la Strategia di sviluppo locale, nel quinquennio 2023-2027.

Skip to content