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Il territorio del GAL Alto Bellunese

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GAL Alto Bellunese

L’ambito di intervento del GAL Alto Bellunese include 40 comuni contigui e adiacenti ricadenti nella parte più settentrionale della provincia di Belluno, tutti rientranti nella classificazione di “comuni montani”.

L’area conta una popolazione residente di poco meno di 60.000 abitanti (pari a circa 1/3 della popolazione provinciale) e una densità pari a 26,47 abitanti per kmq. Il territorio è soggetto ad un crescente spopolamento, un trend demografico che caratterizza l’intera provincia di Belluno sin dagli anni ‘80, dovuto sia alla contrazione delle nascite che all’emigrazione, specie dei giovani; anche per questo, l’area è caratterizzata da un’elevata incidenza della popolazione anziana. 

L’Alto Bellunese è un territorio con un buon livello occupazionale e un benessere economico diffuso: il 94% della popolazione sopra i 15 anni risulta essere occupato. Il 40% degli occupati lavora nelle attività manufatturiere – a trainare è soprattutto il distretto dell’occhialeria – e il 20% nei servizi di alloggio e ristorazione, e quindi nel turismo.

Negli ultimi anni, però, si è assistito ad un progressivo impoverimento dell’imprenditorialità: dal 2015 al 2022 sono diminuite le attività d’impresa soprattutto nel commercio al dettaglio, nelle costruzioni, nell’industria del legno e nei servizi alle persone, mentre si registra una crescita significativa di nuove attività nei macrosettori dell’alloggio e ristorazione e dei servizi alle imprese. Anche il settore primario testimonia un buon dinamismo, pur con un numero limitato di imprese: sono soprattutto attività orientate alla zootecnia, con una buona tradizione nel settore della trasformazione lattiero-casearia, spesso però caratterizzate da un basso livello di specializzazione e di diversificazione aziendale, anche per l’elevata incidenza di imprenditori agricoli part-time. 

L’ambito territoriale del GAL è caratterizzato da una limitata offerta di servizi essenziali (in primis sanità, istruzione e trasporti), nonché da una difficile accessibilità a quelli disponibili; tali fattori, hanno spinto la Regione del Veneto ad includere l’intero ambito, fatta eccezione per il comune di Cortina d’Ampezzo, nella perimetrazione della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) per il periodo di programmazione 2021-2027.

Dal punto di vista naturalistico, il paesaggio dell’Alto Bellunese offre una ricchezza di specie anche nella biodiversità in alta quota, contenuta in particolare nei prati di montagna e nei pascoli. L’area è attraversata da due parchi (il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e il Parco Naturale Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo), cinque riserve naturali (la Riserva naturale Monti del Sole, la Riserva naturale Piani Eterni – Errera – Val Falcina, la Riserva naturale Somadida, la Riserva naturale Val Tovanella, la Riserva naturale Valle Imperina) e quaranta tra siti di importanza comunitaria (S.I.C.) e zone di protezione speciale (Z.P.S.).

Anche dal punto di vista culturale l’ambito territoriale del GAL esprime un ricco patrimonio: musei, rocche, siti archeologici, paesi ancora caratterizzati dagli elementi tipici dell’architettura di montagna e palazzi antichi. 

Cultura e natura contribuiscono in maniera determinante all’attrattività turistica del territorio.   

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